"Sandro, mio figlio, ha anni ed è malsano": così scrisse il padre di Botticelli vergando in una sorta di epigrafe alla sua vita e di pittore. Il troppo leggere, forse, e la poca del suo pensare lo portarono a essere un così grazioso e perfetto nella sua . Infatti se avessimo i suoi disegni, e , senza i documenti e le memorie , poco capiremmo dei suoi rovelli e dei suoi tormenti religiosi. Tutto è superlativamente come la superficie di un tranquillo. Eppure in profondità come invisibili mostri quelle pulsioni psicologiche e civili che portarono alla della Firenze sognata da Lorenzo il Magnifico di cui l'arte è rimasta come un bellissimo e sepolcro.
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