IL CONGIUNTIVO liv.int
Le forme del Congiuntivo | ||||
essere | ||||
| Presente | Passato | ||
| Imperfetto | Trapassato | ||
avere | ||||
| Presente | Passato | ||
| Imperfetto | Trapassato | ||
Verbi in ARE (am- ARE) | ||||
| Presente | Passato | Imperfetto | Trapassato |
Verbi in ERE (tem- ERE) | ||||
| Presente | Passato | Imperfetto | Trapassato |
Verbi in IRE (serv- IRE) | ||||
| Presente | Passato | Imperfetto | Trapassato |
Verbi in IRE in isco (fin- IRE) | ||||
| Presente | |||
Verbi con il presente irregolare | ||||
andare | vada | scegliere | scelga | |
Uso del Congiuntivo
Nelle frasi indipendenti quando è:
Esortativo/imperativo
Si usa il presente congiuntivo nelle esclamazioni, esortazioni, benedizioni, maledizioni.
Viva la Juventus!
Abbia pazienza!
Che tu sia maledetto!
Che il cielo ti protegga!
Dio vi assista!
Che il diavolo se lo porti!
Concessivo.
Entri pure!
Venga pure!
Ottativo.
Si usa l'imperfetto o il trapassato del congiuntivo.
Esprime un augurio, un desiderio inappagato o inappagabile.
Magari smettesse di fare così freddo!
Non l'avessi mai fatto!
Almeno dicesse la verità!
Avesse cercato di capirmi!
Dubitativo.
Che se ne sia dimenticato?
Che non abbia capito bene?
Nelle frasi dipendenti:
N.B. Quando il soggetto della frase principale è lo stesso della frase dipendente, allora si usa l'infinito preceduto da di
Arturo crede che Laura sia incinta. (Arturo e Laura sono soggetti diversi)
Laura crede di essere incinta. (Laura è il soggetto delle due frasi)
Si usa il congiuntivo nella frase secondaria quando il verbo della frase principale esprime:
Un'opinione.
Credo che il bambino abbia fame.
Penso che Arturo sia già arrivato.
Una supposizione.
Supponevo che Elena non avesse capito.
Un desiderio.
Desiderano che tu ti riposi e ti rilassi.
La volontà/un ordine
Voglio che tu mi ubbidisca.
Un'incertezza.
Non sappiamo se Luigi sia (ma anche è) passato agli esami.
Non siamo affatto sicuri che sia la migliore soluzione del problema
Una paura/un timore.
Temo che Arturo abbia commesso un errore.
Un augurio.
Mi auguro che gli sposi facciano un viaggio sereno e felice.
Una speranza.
Speravo tanto che ti facessi vivo.
Un'attesa.
Aspetterò che i tuoi amici ti passino a prendere.
Un dubbio
Dubitano che io riesca a farcela.
Una necessità
Era necessario che tu intervenissi.
Una probabilità/improbabilità
E' probabile che Luigi se ne sia dimenticato.
Una possibilità/impossibilità
Non è possibile che Arturo si sia di nuovo dimenticato l'appuntamento.
Il congiuntivo si usa anche:
in espressioni che indicano stato d'animo.
Sono contento che loro ce l'abbiano fatta.
Mi è dispiaciuto che non ci si sia potuti incontrare.
Sono felice che tu possa venire.
dopo una frase principale al condizionale.
(in genere si usa l'imperfetto o il trapassato congiuntivo)
Vorrei che lui mi fosse vicino.
Preferirei che tu non mi dicessi niente.
Avrei voluto che lei non mi avesse visto.
Vorrei che loro non si fossero comportati così male.
Direi che sia meglio così.
quando nella frase principale il verbo è nella forma negativa.
Non dico che Arturo abbia torto, ma non posso affermare che abbia ragione.
Non siamo sicuri che lei dica la verità.
dopo un superlativo relativo.
E' il vino più buono che abbia bevuto.
E' la donna più bella che abbia conosciuto.
dopo alcune frasi impersonali.
E' facile che tu possa venire da me che io da te.
E' proprio un peccato che lui non ci sia riuscito.
E' bene che loro non lo sappiano.
Era giusto che voi lo sapeste.
dopo bisogna, può darsi, occorre, accade, basta.
Bisognava che loro fossero più tolleranti.
Poteva darsi che ci fosse uno sciopero dei treni.
Occorre che tu sia forte.
Succedeva che si spesso rimanesse al verde.
Basta che tu non faccia tardi.
dopo "benché, nonostante, malgrado, quantunque, perché, affinché, sebbene, per quanto"
Benché piova, usciamo.
Elena, sebbene/nonostante sia molto bella e sempre elegante, non ha ancora trovato un ragazzo.
Ti do questa medicina, perché/affinché tu guarisca presto.
Per quanto gli fosse stato più volte ripetuto di non aprire il cassetto, Giacomo disubbidì e lo aprì.
dopo gli avverbi "ovunque, dovunque, comunque";
dopo il pronome indefinito "chiunque";
dopo gli aggettivi indefiniti "qualunque, qualsiasi".
Ti seguirò, ovunque tu vada.
Comunque vada l'esame, non prendertela!
Lui mi contraddice, qualunque cosa dica.
nelle frasi temporali, dopo "prima che".
Ti faro sapere qualcosa prima che Luigi torni da Parigi.
quando si inverte l'ordine della frase.
E' sicuro che è il compleanno di Giorgio.
Che sia il compleanno di Giorgio è sicuro.